Tra i protagonisti ed organizzatori della Terza Edizione del Tanzania-Italy Business and Investment Forum che si terrà a Milano prossimo 19 ottobre troviamo lo studio legale, tributario e di business advisory BERGS&MORE di Padova che da anni opera a livello globale sia attraverso una presenza diretta in Europa, Medio Oriente ed Africa ma anche con una consolidata rete internazionale di corrispondenti.
Sito: www.bergsmore.com
Abbiamo chiesto all’ avv. Eugenio Bettella, funding partner di Bergs&More una testimonianza della sua esperienza in Africa e in particolare in Tanzania.
Prima di tutto una curiosità: quale è il suo rapporto personale con la Tanzania ?
La Tanzania rappresenta un paese in forte crescita che a differenza di molti altri paesi africani genera una grande fiducia sui visitatori in primo luogo per la cordialità della sua popolazione, in secondo luogo per la sensazione di sicurezza fornita anche dalle città più popolose del paese. Si tratta quindi di un paese dove si può serenamente girare in libertà senza timori particolari per la propria incolumità fisica.
Questo consente di focalizzarsi maggiormente sulle relazioni con la popolazione locale oltre che godere di un paesaggio e di una natura incontaminata.
Cosa rappresenta oggi in Italia l’esperienza dello studio Bergs&More?
Bergs & More ha intravisto nella Tanzania un paese dalle grandi opportunità dove l’esperienza maturata nel Kenya può essere trasferita e migliorata.
La Tanzania offre molte opportunità sia nel settore pubblico, dove il governo sta attuando un importante piano di sviluppo infrastrutturale, sia nel settore privato dove una middle class sempre più emergente sta garantendo importanti opportunità d’affari per gli investitori internazionali. La Tanzania peraltro è un paese particolarmente popoloso dell’East Africa che senz’altro sarà uno dei principali mercati che beneficeranno degli effetti dell’AfCFTA.
Non ultimo la Tanzania è un paese il cui paesaggio e le cui risorse naturali hanno garantito e garantiranno sempre di più un importante flusso di turisti che fa intravedere un grande sviluppo nel settore dell’hotellerie e della residenza privata soprattutto con vocazione turistica lungo la costa e a Zanzibar.
Quali i “goal”più importanti che avete messo a segno negli anni nel continente africano?
Il primo risultato che abbiamo conseguito è un importante posizionamento nel continente come studio legale, fiscale, nonché di business advisor, laddove tale ultima componente ci garantisce la possibilità di offrire alla nostra effettiva e potenziale clientela opportunità di affari sia nel settore pubblico sia nel settore privato.
Il secondo risultato apprezzabile è quello di essere uno studio dotato di professionisti in grado di interloquire da un punto di vista linguistico e culturale con la popolazione locale in modo tale da poter assistere imprenditori internazionali nel processo di penetrazione commerciale e/o di investimento nel continente.
Il terzo risultato è rappresentato dalle numerose operazioni che lo studio e i suoi professionisti hanno supportato mediante assistenza a clientela locale e internazionale nella conclusione di contratti sia nel contesto del settore pubblico sia tra privati.
Quali sono gli errori più comuni che commettono le Aziende anche strutturate quando si approcciano al business in Africa?
Il continente non richiede degli esportatori ma dei veri e propri investitori che capiscano le dinamiche locali e che garantiscano un costante presidio a beneficio della clientela.
Questa regola vale in particolare per tutti quei settori in cui il prodotto richiede attività di post vendita e di disponibilità di ricambistica.
Ma non solo, poiché l’entrata in vigore dell’AFTA precluderà l’accesso a questo mercato a tutti i prodotti che non sono dotati del made in Africa requisito quest’ultimo essenziale per poter un prodotto essere importato in un paese del continente in regime di esenzione dai dazi doganali.
Se quindi va individuata la corretta modalità di approccio, ebbene, questa consiste nel vero proprio investimento diretto da effettuare mediante operazioni greenfield o meglio mediante operazioni di M&A; a tale ultimo riguardo infatti molti sono i mercati, Tanzania compresa, ove le imprese locali possono garantire l’input di avviamento e di conoscenze che una volta ottimizzate dall’investitore possono rappresentare davvero la chiave di svolta d’approccio al continente.
Last modified: 14 ottobre 2023